I DATTERI DI MARE I MOLUSCHI PREGIATI MA ILLEGALI

I DATTERI DI MARE I MOLUSCHI PREGIATI MA ILLEGALI

I datteri di mare appartengono alla famiglia Mytilidae (come le cozze), Genere Lithophaga, Specie lithophaga; la nomenclatura binomiale dei datteri di mare è Lithophaga lithophaga. E’ vietata la pesca di questi molluschi dal guscio marrone perchè si tratta di una specie protetta che impiega fino a 30 anni per raggiungere il suo habitat. Nonostante ci siano leggi specifiche che ne impediscono la pesca i datteri di mare vengono venduti fino a 200 euro al chilo sul mercato nero.

Perché non si possono pescare i datteri di mare?

L’estrazione di questi mitili richiede lo smantellamento delle rocce in cui crescono. Questa pratica può portare alla “desertificazione” della costa con la distruzione di interi habitat. Per questo motivo, molti stati hanno vietato la pesca dei datteri di mare. Si annidano negli anfratti delle rocce calcaree in varie zone del Mediterraneo (ad esempio nell’Adriatico), del Mar Rosso e dell’Oceano Atlantico, e hanno una crescita estremamente lenta, e ad esempio possono servire da 15 ai 35 anni per far sviluppare un frutto lungo 5 centimetri.

Da quando sono proibiti i datteri di mare?

In Italia, la pesca e il commercio dei datteri di mare sono illegali dal 1998, grazie al DM del 16 ottobre 1998, mentre nel resto dell’Europa dal 2006, con il Regolamento Europeo n. 1967 del 2006.

Come si fa a vedere dove sta il dattero di mare?

Si trovano in prevalenza nel Mar Mediterraneo, nel Mar Adriatico (prevalentemente nelle coste della Croazia e del Montenegro), nell’Oceano Atlantico e nel Mar Rosso. A causa della pesca indiscriminata realizzata negli anni, i datteri di mare sono sempre più rari da trovare nell’ambiente marino.

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